12_Fase pre – progettuale

Entriamo ora nel vivo del nostro corso base per aspiranti Interior Designer occupandoci di tutto ciò che compete la formulazione del “concept” progettuale, la madre di tutto il nostro percorso grafico spaziale, che come possiamo ben immaginare è legato espressamente alle esigenze ed ai bisogni dei nostri clienti, il nostro prossimo da servire professionalmente attraverso le nostre capacità creative e tecniche.

Chiariamo subito che non esiste Progetto di Architettura d’ interni senza Committente, anche se provassimo ad inventare di sana pianta un Progetto come esercitazione dovremmo appellarci alle nostre esigenze interpretando il ruolo del Cliente per poter svolgere egregiamente il Progetto di Interior Design.

Il ruolo dell’ Architetto è fondamentale per poter osservare ed esplicitare tutte le idee, le esigenze palesi o nascoste insite nelle teste e nei cuori dei nostri Committenti, solo dopo aver ben chiaro cosa desiderano i nostri Clienti è possibile superare in modo creativo e tecnico le loro aspettative immaginando Spazi che nella loro articolazione rispondano a tutti i bisogni della nostra Committenza, ovvero del nostro prossimo, portatore sano della sua sacra ed originale personalità, carattere, aspettative e bisogni che come tali vanno assolutamente rispettati e possibilmente amati in senso cristiano, totalmente e senza risparmio, indipendentemente dai calcoli e dalle logiche del mercato che spesso sono nemiche dell’ Architettura e della stessa Vita intesa come dono gratuito di Dio !

Possiamo quindi considerare l’ Architettura e quindi l’ Interior Design psicologia e spiritualità applicata, come ogni aspetto della Vita uno squisito fatto relazionale, un “gioco sapiente” direi di altissimo livello !

Il briefing ovvero l’ intervista o meglio parlare e soprattutto ascoltare il nostro cliente risulta il primo passo verso l’ immaginazione del concept progettuale rispetto al quale tracceremo la strada della nostra elaborazione grafico spaziale.

Ascoltare, ascoltare e ancora ascoltare, parole, gesti e le stesse pause silenziose dei nostri clienti.

La Vita è linguaggio che si esprime a parole ed in modi innumerevoli che attraverso la nostra osservazione soprattutto visiva ci consentono, una volta interpretati, di poter formulare un idea dell’ Altro (il nostro Committente) e dei suoi articolati e complessi bisogni funzionali, spaziali ed estetici per potergli restituire un sistema di azioni lavorative anticipate in chiave progettuale che possano attrezzare in modo soddisfacente da un punto di vista tecnico, funzionale ed estetico la complessità della sua Vita.

Ovviamente stiamo parlando di progettazione dello Spazio ed in genere i nostri Progetti di Architettura d’ interni intervengono in luoghi già esistenti (le case, i negozi, gli uffici dei nostri Committenti) che vanno censiti metricamente e fotograficamente (il Rilievo Architettonico) ed articolati progettualmente in vere e proprie ristrutturazioni che rendano gli stessi Spazi idonei ad ospitare la Vita dei nostri clienti.

Dopo il briefing con i nostri Clienti durante il quale mettere in campo la nostra intervista, le nostre domande da porre con curiosità creativa, subito dopo o parallelamente allo stesso si effettuerà un sopralluogo durante il quale si effettueranno rilevazioni metriche e fotografiche con le quali ricostruire graficamente in 2D e 3D gli spazi oggetto del nostro intervento e sul quale opereremo con il senso del nostro Progetto.

Finalmente possediamo le matrici con le quali opereremo la trasformazione degli Spazi, da un lato quindi, condizione necessaria, una sana rappresentazione del Cliente psicologica e spirituale e delle sue necessità ed aspettative funzionali ed estetiche mentre dall’ altro, condizione sufficiente, il luogo nel quale sarà ambientata la Vita dei nostri Committenti.

Per poter rispondere progettualmente ai nostri Clienti occorre a questo punto, parallelamente al movimento della nostra immaginazione con la quale formulare il concept progettuale, procedere con una ricerca sui materiali, sulle valenze tecnologiche, spaziali, tipologiche, burocratiche e legislative con le quali costruire il Progetto prendendo informazioni su libri e documenti analogici e/o digitali con i quali rafforzare e rendere concreto durante il processo di elaborazione il nostro concept che lentamente ma progressivamente passerà dall’ idea embrionale gettata sulla carta spesso sotto forma di schizzi (grafico concettuali o in prospettiva) al vero e proprio corpus progettuale (piante, sezioni, Renderings).

Il concept embrionale (schizzi grafici 2D o 3D, relazioni, appunti) durante la sua elaborazione grafica (il disegno tecnico 2D e 3D) troverà cosi una sintesi iniziale che terrà conto di tutte le istanze rilevate durante gli incontri ed i sopralluoghi alle quali sovrapporre in modo creativo tutta la potenza della nostra immaginazione logica razionale ed emotiva con la quale procedere ad un ulteriore incontro con i Committenti ai quali verrà da Noi illustrata la forza delle nostre idee e considerazioni progettuali.

Solo il tempo e l’ applicazione costante consente il sovrapporsi della qualità intellettuale con la quale dare forza al nostro Progetto.

Solo la qualità e la forza delle nostre idee unite ad una buona capacità relazionale in fase di spiegazione ed illustrazione delle idee ai nostri clienti convincerà gli stessi della bontà delle nostre valutazioni progettuali.

In genere il processo che ci porta finalmente al Progetto Preliminare si sviluppa a pendolo tra il briefing esplorativo ed il briefing illustrativo con il quale si affina il senso e la qualità delle nostre considerazioni spaziali.

Cosi si procede attraverso grafici bidimensionali (piante sezioni prospetti ) e grafici tridimensionali statici o in movimento (Renderings o Walkthrough architettonici) alla definizione del o dei Progetto/i Preliminare/i con i quali definite con correttezza tutte le istanze di cui tener conto elaborare il Progetto Definitivo ed il Progetto Esecutivo con il quale effettuare finalmente le trasformazioni reali sul cantiere passando da una fase digitale e virtuale ad una fase analogica e reale.